Gli ascensori, per essere mantenuti funzionali e sicuri, necessitano di una regolare manutenzione preventiva.
In Italia, peraltro, essa è resa obbligatoria dal decreto 162/1999.
La periodicità della manutenzione dipende dalle caratteristiche dell’impianto e dall’uso che ne viene fatto, di norma è mensile.
Sempre secondo il 162/1999, almeno ogni sei mesi i componenti di sicurezza dell’impianto vengono controllati dal manutentore e i risultati dei controlli vengono annotati sul libretto dell’impianto mantenuto sul posto.
La manutenzione degli ascensori in Italia non può essere svolta da chiunque. Anzitutto l’azienda, ai sensi del DM 37/2008, lettera f) deve avere un responsabile tecnico con idonei requisiti professionali. Inoltre, i manutentori che materialmente svolgono le operazioni devono disporre del cosiddetto “patentino” previsto dal 162/1999, che assicura le necessarie conoscenze tecniche e di sicurezza.
Dal 1999, l’ascensore deve essere regolarmente fornito di istruzioni di manutenzione redatte secondo la norma UNI EN 13015.
Il contratto di manutenzione che obbligatoriamente il proprietario dell’impianto deve siglare con l’azienda specializzata dovrebbe rispettare la norma UNI 10146 “Criteri per la formulazione di un contratto per la fornitura di servizi finalizzati alla manutenzione”, il che dovrebbe anche garantirlo come consumatore, quando questa definizione è applicabile.
La durata dei contratti degli ascensori, impianti destinati a durare dai 30 ai 60 anni a seconda dell’intensità dell’uso, dovrebbero essere intrinsecamente poliennali, in quanto poliennale è la programmazione della sua corretta manutenzione, comunque possono essere anche annuali, soggetti a tacito rinnovo (clausola che va esplicitamente sottoscritta per non risultare vessatoria).
I clienti non residenziali (Industrie, edifici per uffici, alberghi, ospedali, scuole,…) dovrebbero redigere un DUVRI (documento di valutazione dei rischi di interferenza) per aiutare il manutentore a valutare i rischi cui sul posto è soggetto.
I contratti di possono essere di tipo ordinario o completo, oppure di tipologie intermedie (si veda allegato nel dettaglio).
vedi anche manutenzione correttiva e riparazioni